venerdì 9 marzo 2007

Il ruggito del Leone


Sergio Leone è sicuramente uno dei maestri. Lo è diventato con l'umiltà e l'intelligenza di chi ha saputo entrare in un genere, quello western, reinventandolo.
Giocando con il Tempo, prolungando fino all'eccesso le attese, i giochi di sguardi e la preparazione, riducendo ad un attimo l'esecuzione vera e propria.
Rendendo i personaggi Persone reali, regalando emozioni a disperati e bounty killer, riconoscendo che anche i Buoni hanno qualcosa di cui non andare fieri, cantando le gesta di chi in fondo non vince nella vita, riuscendo a cucire un ruolo negativo persino a Henry Fonda, il buono a stelle e strisce.
Talmente bravo da rimanere incastrato nel cliché del western, ha visto i produttori bloccargli il progetto della sua vita, quel "C'era una volta in America" che realizzerà solo nel 1984.
Un progetto mastodontico, dalla epica colonna sonora: esce montato in modo sbagliato e viene ignorato da pubblico e critica: anche lui conosce in qualche modo l'amarezza che provano i suoi personaggi, in perenne bilico tra l'impresa e il baratro.

Deluso così come Morricone, il maestro che conosce solo dopo decenni l'emozione dell'Oscar, perdipiù non per un film, ma alla carriera..

Ma sopra ogni cosa, voglio ricordare i suoi dialoghi:

Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles? - Sono andato a letto presto

4 commenti:

Lucignolo ha detto...

"Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto. T'ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato." (Max)

Lucignolo ha detto...

"Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non sta bene." (Noodles)

Anonimo ha detto...

Dì ai tuoi amici di uscire dai cespugli, potrebbero prendersi un raffreddore... O una pallottola. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei. Sei! Il numero perfetto! - (Lee Van Cleef) Ma non era tre il numero perfetto? - (Clint Eastwood) Già, ma io ho 6 colpi qui".

Nekuia ha detto...

"..."
Non è uno scherzo: la mia battuta preferita erano i silenzi. Densi di significato quanto un dialogo, non trovate?
Maestri si è anche in questo.